LA STITICHEZZA

​… come quando aspetti qualcosa che non arriva… spesso ci devi mettere un bel pò di energia… e nonostante gli sforzi, a volte riesci solo a fare poche cose… altre volte va meglio, ma è abbastanza raro. (G. Enders)

LA STIPSI CRONICA FUNZIONALE O IDIOPATICA

Per la diagnosi di stipsi cronica funzionale o idiopatica, secondo i Criteri diagnostici di Roma III (2006), devono essere soddisfatte 3 condizioni, presenti per almeno 3 mesi, con esordio da almeno 6 mesi, prima della diagnosi.

Queste condizioni sono:

  1. presenza di almeno due dei seguenti sintomi/segni in almeno un quarto delle evacuazioni:
  • sforzo o eccessivo ponzamento (spingere con la pancia)
  • feci piccole e dure (a palline)
  • sensazione di evacuazione incompleta (si ritorna al bagno più volte)
  • sensazione di ostruzione ano-rettale (peso perineale)
  • necessità di manovre manuali (digitazioni, sostegno del pavimento pelvico)
  • meno di 3 evacuazioni alla settimana

 

  1. feci liquide rare se non in caso di uso di lassativi;
  2. insufficienti criteri per la sindrome dell’intestino irritabile (dolore/ fastidio addominale ricorrente almeno tre giorni al mese associato ad almeno due tra miglioramento dopo la defecazione oppure insorgenza con un cambio di frequenza dell’alvo oppure insorgenza con un cambio di forma o apparenza delle feci).

Pertanto parametro importante per diagnosticare la stipsi non è tanto la frequenza con cui si va al bagno ma la difficoltà nell’evacuazione.

La stipsi è un sintomo oggettivamente difficile da definire anche per la variabilità delle abitudini e può manifestarsi come disturbo: – lieve – grave. Solo una parte dei pazienti ricorre alla visita e alle cure e studi epidemiologici stimano che il 7% – 10% della popolazione soffre di stitichezza ma che solo l’1% si rivolge al personale sanitario, ricorrendo piuttosto all’auto-prescrizione ( farmaci da banco o altre terapie), sfuggendo pertanto alle stime epidemiologiche.

Più di 1 italiano su 10 lamenta stipsi e il sesso femminile è più interessato rispetto al sesso maschile con un rapporto di 4:1, per diversi fattori connessi alla diversa anatomia del pavimento pelvico, fattori ormonali, abitudini alimentari e psico-comportamentali. La frequenza di stitichezza cronica aumenta nelle persone anziane con una prevalenza uguale nei due sessi.

3 TIPI DI STIPSI

Attualmente si riconoscono 3 forme di stipsi cronica idiopatica, differenti dal punto di vista fisiopatologico e differenti per sede del rallentamento del transito intestinale ma accomunate dal risultato finale e cioè dalla stipsi.

  • Stipsi da rallentato transito
  • Stipsi da ostruita defecazione
  • Stipsi da colon irritabile

 

STIPSI DA RALLENTATO TRANSITO

  • alterato assorbimento
  • alterata secrezione intestinale
  • assenza risposta del colon
  • riduzione delle cellule del Cajal
  • è la più frequente

 

STIPSI DA OSTRUITA DEFECAZIONE

  • complicanze anatomiche (rettocele) • ridotta frequenza defecatoria
  • feci dure
  • necessità di spingere
  • svuotamento incompleto
  • è frequente nelle donne

 

STIPSI DA COLON IRRITABILE

  • alterna stipsi e diarrea con dolore addominale
  • ha cause stressogene e psicologiche
  • difficilmente causata da alimenti o farmaci
  • non va corretta chirurgicamente
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